PERCHE' IL PROGETTO ?

 

Moriondo Torinese, piccolo comune della Collina Torinese, dispone di poche attrazioni turistiche: il Castello, in gran parte rifatto a metà ottocento e di proprietà privata quindi non fruibile dalla popolazione e dai turisti, l'abside romanico della chiesa del cimitero di Lovencito, la chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista, abbellita da quadri di Enrico Reffo e l’organo della Parrocchia San Giovanni Battista.

 

Quest’organo, inserito nell’inventario degli organi storici della Soprintendenza ai beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemonte, è caduto in disuso da parecchi anni. Nel 2010, grazie alla collaborazione tra la Parrocchia e la Pro Loco, in occasione della prima Festa della Musica, l’organo fu suonato da un noto organista piemontese, il Prof. Guido Fonsatti,  accompagnato da un giovane tenore chierese, Domenico Di Micco, nel corso della celebrazione della Santa Messa. I Prof Fonsatti, grazie alla sua grande perizia, l'ha nuovamente suonato in occasione della festa della Musica 2011 ma ha indicato che richiede un restauro completo.

 

A seguito di tale “rinascita”, è nata l’idea al Parroco, Don Vico Cavallo, ed alla Pro Loco, di studiare la possibilità di un restauro per un uso più regolare dell’organo sia per le celebrazioni religiose che per eventuali concerti. Il Professor Fonsatti aveva anche suggerito la possibilità di avere un organista “stabile” ( ad esempio uno studente del conservatorio di Torino) per sfruttare a pieno le potenzialità dell’organo.

 

Sulla base di un opuscolo che aveva ricevuto da Don Vico Cavallo  sul restauro recente dell’organo storico di Albugnano, Gian Piero Roz, della Pro Loco, ha preso contatti con la Soprintendenza ai beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemontedove esiste una strttura specializzata per la conservazione degli organi storici. L’architetto Nicola DeLiso responsabile di questo servizio, ha effettuato un sopralluogo in Marzo 2011 e confernato il grande valore artistico e storico dell'organo.